giovedì 28 febbraio 2013

Pressione Alta

Il succo d'arancia, non solo vitamina C



Ipertensione? Cuore a rischio? Un aiuto potrebbe venire direttamente dal succo d'arancia e in particolare dall' esperidina, un flavonoide contenuto nella polpa e nella buccia degli agrumi. Essa rappresenta circa il 90% dei flavonoidi totali contenuti nel frutto. Secondo una ricerca del French National Institute for Agricultural Researh, pubblicata dalla rivista American Journal of Clinical Nutrition, l' esperidina sarebbe dunque in grado di abbassare la pressione sanguigna e di riducendo l' ipertensione e in generale il rischio cardiovascolare migliorando l'elasticità dei vasi sanguigni.

Uno studio attesta le proprietà anti ipertensione del succo d'arancia

Lo studio è stato condotto su un campione di uomini in sovrappeso dell'eta compresa tra i 50 e i 65 anni. Le persone sottoposte al test della durata di un mese sono state divise in 3 gruppi: il primo ha assunto mezzo litro di succo d'arancia al giorno; il secondo ha assunto una bevanda a cui è stata addizionata l'esperidina; il terzo ha assunto un placebo, in questo caso una bevanda in cui non vi erano tracce del flavonoide.

Il segreto? Una sostanza chiamata esperidina

Al termine del mese di esperimento le persone che avevano assunto l' esperidina, sia tramite il succo d'arancia che attraverso l'integratore, avevano una pressione sanguigna significativamente ridotta rispetto a chi aveva bevuto la bevanda placebo, e quindi andavano incontro ad un minor rischio ipertensione. Non solo, in queste persone si è registrato anche un miglioramento nell'elasticità dei vasi sanguigni. L'effetto portettivo del succo d'arancia sarebbe dovuto all' esperidina, già conosciuta per i suoi effetti benefici di contrasto alla fragilità capillare.

giovedì 7 febbraio 2013

Stitichezza

Torta di noci e carote


Questo tipo di torte, apparentemente leggere, possono anche essere una trappola: perché, senza rendersene conto, aggiungendo tanti ingredienti calorici in un unico impasto, si finisce con l’infornare una vera bomba calorica, decisamente fin troppo nutriente. Ma basta qualche piccolo accorgimento per evitare questo rischio e trasformare un dolce così gradito a colazione o come merenda in un delizioso spezzafame per affrontare i rigori del pieno autunno senza timore di ingrassare.

Il segreto è la carota

Questa torta preparata con le carote è un dolce nutriente ma leggero: oltre alla farina integrale, ci sono le uova, il burro, lo zucchero ovviamente (che anche se è grezzo, è comunque dolce), ma anche l’olio di oliva, la noce moscata e lo zenzero. Insomma, si tratta di una saggia e gustosa via di mezzo tra un dolce esagerato e pericoloso per la linea, e una malinconica alternativa senza sapore né dolcezza. E tutto questo grazie soprattutto alla presenza della carota, dolce, saziante ma molto parca di calorie.

I benefici di questa ricetta

1) Riattiva la peristalsi e previene la tensione addominale
2) Appaga la voglia di dolce senza eccedere in calorie
3) Grazie alle spezie, brucia l’adipe e sgrassa il sangue


Ingredienti per sei persone

- 200 g di farina integrale
- 150 g di zucchero grezzo
- 4 carote
- due uova
- mezza bustina di lievito
- 3 cucchiai da minestra di olio di olive
- 30 g burro
- 20 g noci
- due cucchiai di latte
- un pizzico di zenzero
- un pizzico di noce moscata
- granella di zucchero
- sale


Come si fa

In una terrina mescolare la farina, lo zucchero, il lievito, una puntina di sale, un pizzico di zenzero e uno di noce moscata. Aggiungere due cucchiai di latte, mezzo bicchiere d'olio, il burro fuso e le uova. Mescolare fino a ottenere un impasto omogeneo. Incorporare l’uvetta precedentemente ammollata in acqua tiepida e strizzata, le noci tritate e amalgamare. Infine aggiungere le carote mondate, lavate e grattugiate finemente. Rivestire con carta da forno uno stampo a ciambella, versare il composto e infornare a 170 gradi per circa un'ora. Lasciare raffreddare bene e poi cospargere la ciambella con abbondante granella di zucchero.

martedì 5 febbraio 2013

Gastrite

Gastrite



Secondo recenti statistiche 12 milioni di italiani hanno la gastrite e oltre un milione sono portatori di ulcera senza saperlo. La grande novità degli ultimi vent'anni, però, è che a provocare gastrite e ulcera è, in oltre il 90% ...dei casi, l'infezione da Helicobacter pylori. Questo è un batterio che causa la gastrite di tipo B, detta anche gastrite cronica. Questo batterio, presente in tutto il mondo, si trova nella quasi totalità dei soggetti ulcerosi e nel 60% dei soggetti con dispepsie e disturbi digestivi vari, e si trasmette per contatto diretto. Scopriamo insieme come controllarlo e vincere il mal di stomaco.



Ecco i sintomi più comuni della gastrite

- Mal di stomaco: non è forte, ma continuo e diffuso, e si attenua solo mangiando.
- Nausea: è per lo più lieve e dura tutto il giorno.
- Bruciore: il dolore allo stomaco peggiora anche solo bevendo un bicchiere d'acqua.
- Digestione difficile: il senso di pienezza è simile a quello provato dopo un pasto abbondante, anche se hai mangiato solo un'insalata.
- Vomito: si può scatenare tanto a digiuno quanto a stomaco pieno.
- Pancia gonfia: la digestione è difficile e si accumula troppa aria nell'intestino.
- Senso di vuoto allo stomaco: non hai fame, e avverti una sensazione simile a quella che si prova in macchina all'inizio di una brusca discesa.
- Sapore acido in bocca: di solito succede mezz'ora o un'ora dopo i pasti.
- Palpitazioni: il cuore comincia a battere forte dopo aver mangiato anche solo una caramella.
- Fitte a digiuno: dolorose, passano appena metti qualcosa nello stomaco.



Le cause principali della gastrite

L'Helicobacter pylori è tra le cause più frequenti di gastrite cronica. Il mal di stomaco può anche essere conseguenza dell'abuso di sostanze come alcol, fumo, caffeina o di una cattiva alimentazione a base di cibi grassi, che se assunti in eccesso sono in grado di distruggere lo strato protettivo della mucosa dello stomaco, rendendola più sensibile alle secrezioni acide di quest'organo. Anche l'uso di alcuni farmaci, come l'aspirina e gli antinfiammatori, e lo stress possono provocare gastrite.

Che cosa serve al tuo stomaco

Fare piccoli pasti ripartiti correttamente durante la giornata, senza saltarli e senza anticiparli o ritardarli in modo eccessivo, è la prima regola salva stomaco. Altrettanto importante è masticare lentamente e accuratamente. Queste accortezze favoriscono il processo digestivo e riducono la produzione di acidi che potrebbero essere dannosi per le mucose. È altresì importante cercare di consumare i pasti in situazioni di tranquillità: il pasto deve essere un momento piacevole e rilassante, non una corsa contro il tempo.

È inoltre salutare, dopo aver mangiato, avere un po' di tempo per rilassarsi o per fare una passeggiata a passo moderato.


Alimenti sì
Carote, broccoli, frutto della passione, barbabietola, sedano, germe
di grano, melone, gualou, camomilla, altea, melissa, asperula, zeodaria,
liquirizia.
Alimenti no
Alcolici, cioccolato, latte e derivati, pomodoro, caffè, proteine animali
ad alto contenuto lipidico.

È importante sapere che...
- L'eccesso di cibo stimola una superproduzione di succhi gastrici ed esercita una pressione sullo stomaco facilitando il reflusso acido.

- Anche saltare i pasti può essere nocivo: alle ore canoniche lo stomaco secerne acidi, e se resta vuoto il cibo non può assorbirli. Il peggio poi è riempire il buco con aperitivi, noccioline, patatine fritte, merendine e simili, tutti causa di acidità gastrica.

- I cibi grassi, l'alcol e la cioccolata tendono a far refluire i succhi gastrici, mentre gli alimenti troppo caldi o troppo freddi e quelli salati (insaccati, conserve, sottaceti, cibi affumicati e molti formaggi) tendono a eccitare la secrezione gastrica.

domenica 3 febbraio 2013

Cuore forte, Diuretico

  Souffle’ di Asparagi



Gli asparagi sono piante erbacee perenni originarie dell'Asia, ormai diffusi in tutta Europa, e sono caratterizzati da radici che producono germogli "squamosi", le caratteristiche punte commest...ibili dell'asparago, il cui nome scientifico è turioni.

La raccolta degli asparagi avviene non appena i germogli spuntano dalla terra, nel momento in cui sono più teneri; se si ritarda la raccolta perdono sapore e tenerezza. Il periodo di raccolta comincia a gennaio.

Gli asparagi appartengono alla stessa famiglia dell'aglio con la differenza che i primi sono ricchi di clorofilla che dona loro il tipico colore verde e proprietà interessanti per il nostro organismo.

Gli asparagi contengono le seguenti sostanze: glucidi, protidi, fibre composte da cellulosa, pectine e lignina, vitamina A, quasi tutte le vitamine del gruppo B ed elementi minerali quali sodio, potassio, fosforo, magnesio, ferro, zinco, rame e iodio.


Proprietà curative e benefici

Dato il loro alto contenuto di potassio, gli asparagi rappresentano un alimento molto utile al cuore e ai muscoli in generale; degno di considerazione il loro effetto diuretico a causa del rapporto potassio/azoto molto elevato e dell'asparagina, che oltretutto è responsabile del forte odore penetrante. Gli asparagi sono inoltre ipocalorici e apportano una quantità equilibrata di vitamine e sali minerali all'organismo che sono pressochè indispensabili per il buon funzionamento del sistema nervoso e del cuore.

Come quasi tutte le piante esistenti in natura, gli asparagi hanno proprietà curative; infatti vengono consigliati per la cura di patologie reumatiche e problemi urinari.

Le radici degli asparagi vengono utilizzate per dare giovamento ai sofferenti di cuore, eliminando l'acqua che ristagna nei vari tessuti a causa della debolezza dell'attività cardiaca. Il metodo migliore per l'assunzione degli asparagi al fine di esaltarne le proprietà diuretiche è rappresentato dal decotto.


Il soufflé,

in apparenza, dà sempre l’impressione di essere un piatto poco impegnativo per la linea a causa della sua spumosa leggerezza. In realtà è una preparazione non priva di insidie ingrassanti: occorre stare piuttosto attenti alla combinazione dei vari ingredienti (che prevedono sempre l’utilizzo delle uova) per evitare che questa ricetta si trasformi in una vera bomba calorica. Il primo trucco da adottare (ma non il solo) è quello di privilegiare le verdure al posto di altri alimenti che sono decisamente più ricchi di grassi (come il burro e il prosciutto), e quindi anche di calorie.

La ricetta che vi presentiamo è un soufflé molto delicato, con un totale di calorie a persona assai ridotto. Il tutto grazie all’accurata selezione degli ingredienti: la besciamella c’è, però è meno ricca di come usualmente si adopera; la presenza più consistente di uova aiuta sia a dare sapore sia a garantire la giusta consistenza alla preparazione. È fondamentale anche il tocco di noce moscata, una spezia dalle proprietà bruciagrassi, eccezionale anche per aggiungere un pizzico di gusto in più agli asparagi, che sono per loro natura piuttosto neutri. Volendo insaporire il soufflé in modo ancora più consistente, è possibile aggiungere mezzo spicchio di aglio alla besciamella durante la fase di preparazione, avendo l’accortezza di toglierlo poco prima della fine cottura della salsa.


Soufflé agli asparagi – 146 kcal a persona

Gli ingredienti per 4 persone

- 200 g di asparagi
- 10 g di farina
- 15 g di burro
- 3 tuorli
- 4 albumi
- 15 cl di latte
- noce moscata
- sale
- pepe

Come si prepara

Prepara la besciamella insaporendola con la noce moscata. Lessa gli asparagi tagliati a tocchetti in acqua bollente salata, scolali e passali al mixer per ridurli in purea, lasciandoli asciugare sul fuoco se dovessero essere troppo acquosi. Unisci alla besciamella il passato di asparagi e i tuorli leggermente sbattuti. Monta a neve ben ferma gli albumi con un pizzico di sale e incorpora al composto di asparagi. Imburra uno stampo da soufflé, versa il composto e inforna a 190 gradi per 30 minuti.

venerdì 1 febbraio 2013

Difese immunitarie, Energizzante


Baccala' con verdure e Riso Selvativo



Perfetto anche come piatto unico, questo secondo di pesce con broccoli, limone e zucchine è un’autentica “bomba” di energia. All’inizio della primavera andrebbe gustato almeno un paio di volte alla settimana: il baccalà, prima di tutto, è ricco di sali minerali (sodio, potassio, calcio, fosforo, magnesio e selenio), che com...battono la stanchezza fisica e mentale, e il limone, tonifica sangue e fegato mentre il riso integrale è un toccasana per disinfiammare l’intestino.


Gli ingredienti per due persone

100 g di baccalà ammollato
un dl di latte di soia
un dl di vino spumante secco
uno spicchio d’aglio
brodo vegetale q.b.
un broccolo
30 g zucchine
30 g di riso integrale biologico
20 g di germogli di semi di lino
un pizzico di sale marino integrale
un battuto di prezzemolo
mezzo limone affettato



Preparazione

Sbollenta il baccalà, togli le eventuali lische.tagliare il pesce a tranci. Scalda in padella lo spumante e lo spicchio d’aglio, aggiungi il baccalà e cuoci sino a evaporazione. Togli lo spicchio d’aglio, aggiungi il latte di soia e continua la cottura. Quando il liquido di è rappreso,togli il baccala e poni il composto in un frullatore ed emulsiona il tutto. Prepara (lessandoli separatamente) I broccoli, riso integrale e, zucchine, mettili da parte. Sbuccia il mezzo limone col pelapatate, taglialo a fettine sottilissime e sbollentale in acqua. il rimanete spremilo per usare successivamente il succo.

Metti al centro del piatto la salsa emulsionata, disponici le verure, il riso e il baccalà mantecato. Guarnisci il piatto con germogli di lino e un piccolo battuto di prezzemolo diluito con il succo di limone, e le fettine di limone sbollentate.
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