domenica 28 ottobre 2012

I prodotti light fanno male?





Inutile far finta di nulla, piaccia o meno il tormentone dell'estetica moderna era, è e resterà la sagoma piatta! Proprio in virtù di ciò l'intera catena di commercio si muove per assecondare il desiderio di c...hi vuole un fisico sempre asciutto, snello ed in forma e si sa, in questi casi la prima cosa da controllare è l'alimentazione. Però, come in ogni cosa, ci vogliono impegno e fatica: attività fisica in primis. Come si dice "chi bella vuole apparire, almeno un pò deve soffrire". Molti, però, per tempo o pigrizia, non sono disposti ad affrontare una vita di estenuanti sacrifici in palestra e si affidando esclusivamente a scorciatoie alimentari per cercare di "mantenere" la propria silhouette nei "ranghi": i cibi light!


Bisogna stare attenti! Non sono pochi i rischi associati alle scelte alimentari. Occorre difatti accertarsi, prima di acquistare un qualsiasi prodotto "light", che sia davvero tale secondo le normative europee: non deve avere più del 30% in meno di calorie rispetto alla versione originale. Proliferano ormai versioni "light" e "diete" di moltissimi prodotti alimentari: bevande (ad es. Coca cola light), formaggi (ad es. Philadelphia light), snack, ecc. Per chi non lo sapesse, ciò che fornisce le principali caratteristiche culinarie ad un prodotto, ovvero il "sapore", sono proprio le presenze di zuccheri e grassi: per ridurre l'apporto calorico occorre diminuire la presenza di tali molecole sostituendole con altre ipocaloriche, che rappresentino un valido surrogato in termini di sapore, profumo e aspetto del prodotto originale.

Ma non si può creare un qualcosa prescindendo dalle sue caratteristiche principali (un po' come bere un'aranciata senza arancia) ed è questo l'errore commesso dalle grandi case: aver dato alla parola "light" un significato del tutto diverso dal suo. Pensando ai dolcificanti (è sufficiente consultare svariati siti internet per farsi un'idea sull'argomento) si possono considerare in linea di massima accettabili i prodotti che sostituiscono saccarosio e glucosio con altri dolcificanti naturali, ad esempio il fruttosio. Al contrario la maggior parte dei dolcificanti artificiali stimolano la produzione di insulina (a causa del gusto del dolce) in persone sane con conseguente abbassamento della loro glicemia: la conseguente iperinsulinemia stimola l'appetito. Si pensi che in passato, per far ingrassare i suini, era abitudine integrare la loro alimentazione con la saccarina. Dunque, attenzione ai prodotti "light", potranno essere leggeri ma non come una piuma, bensì come un macigno!

I dolcificanti
L’acesulfame K, lo xilitolo, la saccarina, il ciclamato, l’aspartame e molti altri sono tutti dolcificanti artificiali con proprietà dolcificanti fino a cinquecento volte più forti dello zucchero. In generale non sono nocivi, ma si consiglia sempre di non esagerare; quasi tutti hannoun effetto lassativo assunti in grandi quantità.Attenzione a usarli per cucinare, l’aspartame per esempio a temperature superiori ai 130 gradi diventa amaro.



Miracle fruit 100 gr - 0 kcal
È una bacca africana capace di rendere dolci i cibi di sapore amaro.
Dopo aver masticato questo frutto simile a una ciliegia le nostre
papille gustative per circa trenta minuti sono incapaci di recepire l’amaro
e l’aspro. Si può benissimo mangiare un limone a morsi senza avere il minimo sentore di acidità e si possono gustare dolci senza averli preparati con lo zucchero. Il frutto del miracolo, nome azzeccato,dà la possibilità ai diabetici e alle persone a dieta di mangiare cibinon zuccherati dando loro l’impressione che lo siano.
 In Giapponeesistono pasticcerie dove servono deliziosi dolci, almeno a vedersi,
ma preparati senza zucchero; ovviamente l’assunzione del miracle fruit prima di mangiarli è consigliata!



Per dimagrire, basta affidarsi ai cibi “light”
Le miracolose versioni “light” di tanti cibi del desiderio (ovvero i più grassi) non aiutano affatto a dimagrire, ma al contrario sono diventate la causa del fallimento di molte diete, per due ragioni precise:
Per lo più fanno parte di quella categoria di cibo che in ogni dieta dimagrante dovrebbe essere più o meno bandita (caramelle, biscotti, gelati, ecc.) e non ti permettono di prenderne le distanze. Con il rischio di ricascarci (ma nella versione ingrassante).
Senza grassi non significa senza calorie. Se ti dai alla pazza gioia con i cibi “light” perché ti senti al sicuro, rischi di mettere insieme alla fine molte più calorie di una giornata di non-dieta.

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