sabato 27 ottobre 2012

Il latte fa bene o fa male?



Il latte fa bene o male? A questa domanda, da sempre, decine di esperti, tra scienziati, medici e nutrizionisti, si sono succeduti in opinioni e tesi, a volte positive, altre volte negative, su uno degli aliment...i più consumati dal genere umano di qualsiasi età: il latte! A salire in cattedra questa volta è il noto nutrizionista Andrea Ghiselli che, in un intervista esclusiva su giornalettismo.com, smantella una per una, con tanto di spiegazione scientifica, tutte quelle tesi che vanno a demonizzare il latte e i suoi derivati.
Ghiselli, caposaldo dell'Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione e noto collaboratore del Corriere della Sera, sostiene che il latte è un elemento essenziale nella nostra alimentazione quotidiana, essendo questo un alimento ricco di vitamine e calcio, ma anche di proteine, zuccheri e grassi in percentuali perfettamente equilibrate. Riguardo alle notizie offerte dal web, tomi e tomi di sedicenti analisi scientifiche che mettono il latte alla gogna, il nutrizionista, stizzito, risponde con un secco "Non sanno quello che scrivono. Se i nutrizionisti di tutto il globo — continua Ghiselli - dicessero che il latte fa male, perché le linee guida di tutto il mondo direbbero che il latte è un alimento consigliato?".

Adulti e digeribilità del latte
Su questo aspetto il nutrizionista sostiene che la presunta scarsa digeribilità del latte in età adulta è una tesi senza alcuna base scientifica e che, nei casi riscontrati di scarsa digeribilità di lattosio, si possono assumere alimenti come yogurt e latticini, che ne possiedono percentuali più basse.

Latte e osteoporosi
Andrea Ghiselli, nel corso dell'intervista, smantella anche uno studio del 1994, apparso sull'American Journal of Epidemiology, che asseriva che i prodotti lattiero-caseari conterrebbero proteine animali e che queste, aumentando gli acidi nel sangue, causerebbero, infine, l'osteoporosi. Con risposta secca e decisa il nutrizionista ha detto che "Il latte e i prodotti caseari hanno un contenuto di amminoacidi solforati — che tengono basso il sangue — minore di quello della soia. Quindi è falso. L'osteoporosi è una malattia multifattoriale: la causa principale è la mancanza di esercizio fisico, l'alimentazione è solo una delle ultime cause. Tra queste ultime cause c'è una dieta troppo ricca di proteine, che in effetti facilita l'osteoporosi".
Quale latte scegliere?
Secondo il nutrizionista il latte, così come qualsiasi altro alimento al mondo, deve essere consumato con moderazione, senza oltrepassare i limiti del consentito. "La dose e la quantità consigliata sono 250-300 ml al giorno, se si eccede da queste quantità, come in tutte le alimentazioni, il latte può fare male. Anche l'acqua: se se ne beve 8 litri tutti insieme, si rischia la morte per diluizione improvvisa del sangue".
Latticini e formaggi
Anche sul fronte di formaggi e latticini in genere, Ghiselli non ha dubbi. "Non c'è alcuna controindicazione ad assumere né latte né latticini, anzi, si sa il contrario: il consumo di latte e latticini in un'alimentazione equilibrata, non solo non fa male ma può avere effetti positivi. Quindi noi ci sentiamo tranquilli nello scrivere che ognuno può bere il latte con la dovuta moderazione e mangiarsi una mozzarella ogni tanto senza andare in paranoia"
Latte parzialmente scremato e latte scremato 100 gr - 46 kcal
Questi tipi di latte hanno un apporto calorico inferiore, in quanto è
stata eliminata tutta o in parte la percentuale lipidica, ma diminuendo
i grassi cala anche il contenuto delle vitamine A e D.Per la loro scarsa quantità di grasso vengono considerati dietetici,indicati per chi ha problemi di ipercolesterolemia.
Latte pastorizzato o fresco 100 gr - 63 kcal
Da consumarsi non oltre quattro giorni dalla data di confezionamento,
va conservato in frigorifero. Si tratta di un latte sicuro, di allevamenti
controllati, per cui è richiesta una brevissima somministrazione
di calore per ridurre al minimo le perdite di vitamine e proteine
e alcuni parametri enzimatici.

Latte sterilizzato UHT 100 gr - 58 kcal
La sterilizzazione ad alte temperature a cui è sottoposto causa la perdita
di buona parte del suo patrimonio vitaminico e proteico. Può essere
consumato fino a 90 giorni dalla data di confezionamento. A confezione
chiusa può essere conservato a temperatura ambiente, a confezione aperta
va conservato in frigorifero e consumato entro tre o quattro giorni.

Latte di capra 100 gr - 71 kcal
Le sue proteine sono molto simili a quello bovino, ma con una percentuale
maggiore di taurina. È più saporito del latte vaccino e risulta
essere anche più digeribile.
Latte di asina 100 gr - 47 kcal
È il latte che si avvicina di più a quello della donna. In passato infatti
veniva usato come sostituto del latte materno. È un latte ad alta
digeribilità dato che il contenuto di grassi e proteine è nettamente
inferiore a quello vaccino.

Latte di cammella
Ricco di vitamine B e C e di calcio, possiede una quantità di ferro dieci
volte superiore a quello di mucca, con un basso contenuto di grassi.
Usato in molti paesi arabi e indiani per un pronto recupero dopo
una convalescenza. Gli si attribuiscono molte proprietà curative, tra
cui quella di ridurre il rischio di diabete e di malattie coronarie

Latte di bufala 100 gr - 68 kcal
Molto simile a quello vaccino, ma più basso in colesterolo e più
ricco di sali minerali e di vitamina A.
Latte di soia 100 gr - 37 kcal
Prodotto a base vegetale e quindi biologico. Può essere considerato
un valido sostituto di quello vaccino, soprattutto per la totale
assenza di colesterolo. Inoltre, i grassi presenti sono grassi insaturi,
amici della salute e quasi assenti nel latte vaccino. È un latte
ad altissima digeribilità e viene spesso usato in alternativa al latte
vaccino per i problemi di intolleranza causati da quest’ultimo. Esso
contiene anche fibre, vitamine A, E, B e minerali. Tra questi, il ferro
è presente in quantità doppie rispetto al latte vaccino. Inoltre alcuni
dati riportano che negli uomini che consumano regolarmente il
latte di soia è stata riscontrata una minore incidenza di tumore alla
prostata.

Latte di riso
Un’altra alternativa al latte vaccino, totalmente privo di colesterolo
e di lattosio.
Si possono trovare in commercio anche delle varianti aromatizzate
alla vaniglia o al cacao e può essere fortificato con vitamine, minerali
e calcio, vitamina D2.

Latte di mandorla
Questo latte è ricavato dalle mandorle con un procedimento
molto semplice di estrazione del succo di mandorla aggiunto
all’acqua.
Ha delle ottime proprietà, viene usato per lo svezzamento, ha proprietà
antiniammatorie ed è di alta digeribilità.

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